Nei Kung dei Tre Tatien, la pratica per armonizzare Terra e Cielo

Questa serie può essere praticata con profitto da praticanti di qualunque esperienza e condizione fisica, offrendo a ciascuno non solo un evidente benessere, ma anche la chiave per esplorare un mondo intimo di emozioni e sensazioni uniche ed affascinanti.
Come è noto, la pratica del Qi Gong non ha solo una indubbia efficacia sul benessere psicofisico del praticante, confermata oramai da numerose ricerche scientifiche condotte con i rigorosi standard della scienza medica occidentale, ma permette – a chi lo voglia – di addentrarsi nel profondo ed affascinante patrimonio simbolico che è parte integrante di questa disciplina.

Tra Storia e leggende

Una disciplina con migliaia di anni di storia affonda le sue radici nella storia e nelle leggende dei popoli e dei territori in cui è nata e si è sviluppata, assorbendone i principi filosofici e la simbologia mitica, i riferimenti cosmologici ed i richiami a giganti e imperatori, guerrieri e principesse.

Sarebbe un grave errore prendere questi richiami come ingenue favolette nate in culture primitive ed arretrate, si tratta invece – come per tutte le mitologie occidentali ed orientali – di raffinati riferimenti ad un universo psicologico inconscio che da Jung in poi continua a rivelarsi un prezioso strumento di analisi del variegato mondo emotivo intimo che ciascuno di noi custodisce.

Animali come scimmia e cavallo, ma anche come draghi e fenici, guerrieri e imperatori, principesse e cortigiane non sono solo personaggi di una raffinatissima cultura intellettuale ma anche – se non soprattutto – rappresentazioni simboliche dei vari aspetti della psiche e dell’animo umano, rappresentazioni efficacissime nel superare barriere di intellettuali ed in grado di rendere al meglio i principi universali ed eterni che vogliono rappresentare.

L’Uomo, tramite tra Terra e Cielo 

Molti sono gli esempi che si possono fare a questo proposito; non a caso – nell’ambito del curriculum tecnico della Wudang Fu Style Academy – una delle prime serie con cui il praticante si confronta è quella della “Apertura delle nove porte”, con l’esplicito riferimento ai “Nove piccoli Cieli” che già nel nome rende evidente a quale patrimonio simbolico faccia riferimento.

Lo stesso Ba Duan Jin, che è una delle serie di esercizi più note e condivise tra le varie Scuole di Qi Gong, oltre ai suoi riferimenti storici nella genesi e nella diffusione, ha nei nomi degli esercizi che la compongono evidenti richiami simbolici e leggendari.

Tra i principi che spesso ricorrono nellepratiche di Qi Gong c’è senza dubbio quello che vede l’Uomo come tramite tra la Terra ed il Cielo; è un principio che viene espresso in molte e diverse maniere, dal pragmatico invito a “tenere gli occhi all’orizzonte ed i piedi ben piantati per terra” che spesso ripete nei suoi corsi il Maestro Severino Maistrello, Direttore Tecnico della WFSA, sino alla corretta modalità per ottenere un buon equilibrio ed una corretta postura, ottenuti con una adeguata distribuzione del peso tra avampiede e tallone ed un preciso allineamento tra nuca e osso sacro visualizzando la testa collegata ad un filo di seta che la tira verso l’alto, incassando il mento.

Due polarità, tre principi

Queste ricorrenze, come abbiamo detto, sono sostanzialmente alla base della pratica del Qi Gong, anche se in alcuni casi sono meno evidenti e percepibili di altri. Una delle serie in cui questi principi sono esplicitati già nel nome è in una serie che si focalizza sui tre tatien, conosciuta anche come “Qi Gong dell’Armonia del Cielo e della Terra”.

Questa serie comprende degli esercizi che – come spesso accade in questa disciplina – esemplificano l’ammonimento che spesso esprime il M° Severino Maistrello, “semplici ma non facili”, ad ammonire del rischio di sottovalutare dei gesti apparentemente banali ma in realtà dal profondo significato ed effetto su fisico, psiche ed emozioni.

Non è ovviamente questo il luogo dove esprimere una approfondita analisi tecnica; le indicazioni pratiche su come eseguire i vari esercizi è bene che siano fornite da un insegnante preparato e certificato, come sono quelli formati nei corsi della Wudang Fu Style Academy; può essere invece opportuno evidenziare alcuni aspetti che – viceversa – potrebbero sfuggirci durante l’esecuzione degli esercizi stessi e che meritano invece di essere considerati.

L’essenziale e il fondamento

Primo tra questi è la valenza simbolica dei numeri; in questa serie – come accade anche in altre – ricorre spesso il numero tre, sia singolarmente che con i suoi multipli; tre sono i tatien su cui si agisce e tre sono le ripetizioni dello specifico esercizio che li armonizza, mentre nove volte (tre volte tre) vengono ripetuti gli altri esercizi. 

Evidente e costante è in richiamo alla duplice polarità, non solo negli esercizi che stimolano, armonizzano e tonificano lo Yin e lo Yang come in “Prendere l’energia Yang dal Cielo”, “Prendere l’energia Yin dalla Terra”, “Mobilizzare lo Yin e stabilizzare lo Yang” ed il complementare “Mobilizzare lo Yang e stabilizzare lo Yin”.

Un altro dei principi spesso richiamato negli esercizi di questa serie è il “Kai- ie”, alla base del movimento di ogni essere evidente; il susseguirsi ritmico di aperture e chiusure, tensioni e rilasci, espansioni e contrazioni si armonizza non solo con il respiro ma con tutte le funzioni svolte dagli organi e dai visceri interni, grazie anche all’effetto di opportune torsioni,rotazioni, sollevamenti e piegamenti.

Ancora, non mancano i riferimenti a figure leggendarie, come Kwan Kung, mitico guerriero dell’antica Cina, la cui immagine è una delle più diffuse nei kwoon e negli ambienti di pratica di queste discipline, così come vengono richiamate immagini che evocano le antiche pratiche agricole – alla base delle culture di tutte le epoche – a volte con semplici citazioni, come nel caso della macina, altre volte con denominazioni più fantasiose, come nel caso, apparentemente paradossale, del pulcino che cova l’uovo, in “Massaggiare la Porta dell’Essenza”, nel più delicato “Accarezzare il fiore di loto” o nell’iniziale “Lavare gli organi con la pioggia d’oro”, che ci immerge sin da subito nella profnda simbologia presente in questi esercizi,

Non mancano inoltre riferimenti espliciti a specifiche zone del corpo, come negli esercizi di “Impastare l’addome”, “Bilanciare i Cinque Organi”,  “Ruotare il petto” o “Rinforzare Cuore e Polmoni”, “Scuotere il corpo” e “Percuotere il petto”.

Come per tutte le serie di esercizi compresi nel curriculum tecnico del Qi Gong, oltre agli effetti del movimento fisico, una grande importanza ed un sensibile valore aggiunto può essere apportato da una attenzione costante da parte del praticante alle reazioni fisiche ed emotive che riceve, ed alle eventuali visualizzazioni che possono essere stimolate tanto dalla esecuzione del gesto che dal nome dei vari esecizi praticati.

Altrettanto interessante può essere anche il notare che su una base comune di lavoro, alcune piccole variazioni nella direzione e nella modalità di esecuzione del gesto originano obbiettivi ed effetti differenti, motivo in più per sottolineare l'importanza di una consapevolezza "presente" e costante durante la pratica.

Una pratica completa e globale

Questa serie, proprio per la sua semplicità, può essere praticata con profitto da praticanti di qualunque esperienza e condizione fisica, offrendo a ciascuno non solo un evidente benessere,  ma anche la chiave per esplorare un mondo intimo di emozioni e sensazioni uniche ed affascinanti.