Moxa, il caldo che dona benessere

Le origini di questa pratica si fanno risalire a circa 3000 anni fa nelle regioni della Cina settentrionale caratterizzate da un clima particolarmente rigido.

Con il termine cinese Cau, che significa “lavorare con il fuoco senza fiamma”, si definisce una delle tradizioni taoiste più antiche di benessere.

Questa pratica è conosciuta in Occidente con il termine “Moxa”, che deriva dalla contrazione del giapponese “Moe Kusa”, che possiamo tradurre come "erba che brucia".

La Moxa fa parte – insieme ad altri metodi come Tuina, coppettazione ed agopuntura, dell'ampio catalogo di trattamenti che la Medicina Tradizionale Cinese utilizza per affrontare il trattamento terapeutico di malesseri e malattie.

Una pratica vecchia di millenni


Le origini della Moxa si fanno risalire a circa 3000 anni fa nelle regioni della Cina settentrionale caratterizzate da un clima particolarmente rigido.

Fu proprio l'esperienza maturata per contrastare gli effetti dei malanni causati dal freddo e dalla umidità attraverso l'impiego di erbe e resine che venivano fatte bruciare vicino (o addirittura a contatto) di specifiche zone del corpo a contribuire al consolidarsi di tecniche e procedure che nel corso del tempo sono diventate sempre più precise ed affidabili, tanto da affermarsi anche nella medicina occidendale, sin da quando arrivò in Europa portata da alcuni commercianti olandesi di ritorno dall'Oriente.

L'efficacia di questa pratica è tale da essere utilizzata insieme, quando non in sostituzione, della agopuntura, con cui peraltro condivide i punti del corpo su cui effettuare le applicazioni

Per la natura stessa del trattamento, la Moxa è particolarmente indicata nel contrastare gli effetti di Umido e Freddo (non inteso solamente in senso meteorologico, ma anche energetico) ed i problemi di Vuoto o deficit di Yin che si manifestano con sintomi quali stanchezza, astenia, difficoltà digestive e di metabolismo dei liquidi. 

Per lo stesso motivo, l'uso della Moxa è sconsigliato nei casi di eccesso di Yang, pienezza e presenza di Fuoco, come nel caso di ipertensione, bruciori di stomaco, ulcere e sanguinamenti.

Come si applica 


Ci sono diversi metodi per eseguire un trattamento di moxibustione e scegliere quale applicare dipende da diversi fattori, tra i quali la natura del malanno da contrastare e le zone del corpo su cui applicare il calore. In tutti i casi viene bruciata della artemisia, una pianta le cui foglie vengono seccate, triturate e ridotte in una particolare lana, che viene poi bruciata compressa in piccoli coni o palline oppure composta in speciali sigari.

E' infatti opportuno ricordare che ci sono zone del corpo in cui l'uso della moxa è vietato ed altre in cui bisogna operare con grande cautela, mentre in altre l'impiego del calore non presenta particolari problemi.

I metodi di applicazione della moxa più utilizzati vengono raggruppati in metodi con applicazione del calore in maniera diretta o indiretta.

L'applicazione diretta, come suggerisce il nome, prevede che la brace ardente – solitamente di piccole dimensioni, pari all'incirca ad un chicco di riso – vengano posizionati direttamente a contatto della pelle sulla zona da trattare e rimossi con un pinzetta quando il calore diventa insopportabile. In alcuni casi, per ottenere una distribuzione più lenta e costante del calore ed aggiungere all'effetto della temperatura anche quello di specifiche sostanze,tra la brace e la pelle si interpone una fettina di zenzero, di aglio o dei chicchi di sale grosso.

Un'altra tipologia di applicazione prevede che il quantitativo di moxa da applicare venga posto all'interno di un mezzo guscio di noce vuoto, ponendo poi questo sulla parte del corpo da trattare. 

Il metodo indiretto prevede l'impiego di sigari di moxa, la cui estremità incandescente si mantiene ad una distanza di qualche centimetro per un tempo che può variare da qualche secondo ad una decina di minuti.

Anche in questo caso, a seconda del trattamento da eseguire e della zona da trattare, il sigaro può essere mantenuto fermo o mosso sulla superficie della zona da trattare secondo traiettorie lineari, circolari o spiraliformi, mantenendo una distanza costante tra brace e pelle oppure eseguendo dei movimenti specifici che aumentano e diminuiscono la distanza stessa.
 
Solitamente il trattamento viene ripetuto per più giorni e si debbono adottare opportune cautele per consentire la diffusione del calore all'interno del corpo. La durata complessiva del trattamento ed il numero di punti da trattare dipende dal malessere da affrontare e dalla risposta che si ottiene dalle prime applicazioni. Vi sono comunque delle regole generalmente condivise nell'ambito delle varie Scuole, che stabiliscono come procedere tra i vari punti e zone del corpo (alte e basse, lato sinistro e  lato destro) anche in funzione del sesso di chi riceve il trattamento, che può quindi essere diverso se il paziente è uomo o donna.

Un rapporto terapeutico


Un trattamento di moxa richiede una partecipazione attiva tra chi lo applica e chi lo subisce. Il paziente deve infatti riferire all'operatore le sensazioni di calore che sente, fino a quando la temperatura diventa non più sopportabile. 

Chi effettua il trattamento – specie se col metodo indiretto – deve comunque sempre controllare la zona trattata, rilevando arrossamenti, specie in zone particolarmente delicate del corpo (schiena, addome, testa).

La moxa è un trattamento che dovrebbe essere effettuato solamente da operatori esperti e qualificati dopo apposita formazione condotta da docenti riconosciuti, come nel caso dei corsi organizzati dalla Wudang Fu Style Academy.

Questo per evitare i rischi insiti nel “fai da te”, che potrebbero portare non solamente ad inconvenienti spiacevoli come  bruciature ed ustioni, ma anche effetti collaterali che potrebbero aggravare, piuttosto che alleviare, i sintomi lamentati dal paziente.

Come tutti i trattamenti miranti al benessere della persona, anche la moxa richiede la costante presenza nel “Qui ed Ora”, in maniera da coinvolgere non solamente l'aspetto fisico del trattamento, ma innescare anche gli altri meccanismi energetici utilizzati dalla medicina tradizionale cinese.

Ed a proposito della efficacia della moxa, qualcuno si starà chiedendo quale è l'ingrediente che la rende da millenni una pratica così famosa ed efficace: lo abbiamo accennato prima, sono le caratteristiche della Artemisia, una pianta così ricca di proprietà che sarà giocoforza dedicare un articolo per elencare tutte le sue peculiarità.