Un arte, una vita

Incorporare i principi dell’Arte in ogni aspetto della nostra vita quotidiana, non solo migliorerà la nostra pratica, ma sarà un toccasana anche per le nostre attività quotidiane, lavorative e sociali, permettendoci di affrontare i nostri impegni in maniera più focalizzata e riducendo il livello di stress.
La maggior parte di noi ha un hobby, una passione o un passatempo che vive come una sorta di evasione dagli impegni e dalle preoccupazioni della vita quotidiana. 

Ci sarebbe molto da riflettere su questo aspetto, sulla dicotomia che spesso  emerge tra quello che ci piace fare nella vita e quello che dobbiamo fare per vivere, ed a volte riflessioni simili portano a drastici cambi nelle scelte di vita, spingono a lasciare un lavoro insoddisfacente per abbracciare nuove avventure, a volte cambiando addirittura nazione o continente, anche se nella maggior parte dei casi le scelte sono meno drastiche, e queste passioni diventano una sorta di valvola di sicurezza attraverso cui sfogare delusioni, insoddisfazioni e risentimenti.

La Vita e l’Arte

Ci sono poi i casi in cui questi due aspetti si integrano e si armonizzano, quelli in cui riusciamo ad incorporare i principi dell’Arte che pratichiamo in ogni aspetto della nostra vita quotidiana. Questo comporta – appare banale ma è necessario sottolinearlo – che i principi dell’Arte siano sufficientemente chiari ed adeguatamente compresi, avendo anche consapevolezza della differenza tra i principi generali e le tecniche attraverso cui si esprimono.

Parlando di Discipline interne come il Tai Chi Chuan, il Bagua Zhang oppure il Tai Ki Kung, frutto di tempi e di luoghi lontanissimo dai nostri attuali, questo comporta che nella nostra vita quotidiana dovremo far tesoro di quanto apprendiamo durante la pratica praticata, anche se – apparentemente – i nostri gesti quotidiani sono assai diversi da quelli che eseguiamo nel Kwoon sotto la guida del nostro insegnante.

Come possiamo allora armonizzare la vita di tutti i giorni, spesso frenetica e costellata di impegni, con la calma consapevolezza dell’Arte? In primo luogo, dovremmo fare in modo che il nostro stile di vita e le nostre abitudini non siano in contraddizione o in conflitto con i principi che sono alla base delle Arti che pratichiamo; ad esempio, se ci impegniamo in una disciplina – come il Tai Chi Chuan -  che richiede scioltezza, flessibilità e calma, nella vita di tutti i giorni dovremmo cercare di evitare di usare forza inutile e di mantenere tensioni inutili, sia dal punto di vista fisico che emotivo. Allo stesso modo, se pratichiamo Bagua Zhang, potremmo fare in modo da mantenere sempre la nostra attenzione focalizzata sugli obbiettivi che vogliamo raggiungere, così come facciamo guardando verso il centro della circonferenza che percorriamo durante la nostra camminata in cerchio.

Ogni momento, è il momento giusto

Come spesso ricorda il Maestro Severino Maistrello, Direttore Tecnico della Wudang Fu Style Academy e successore del Gran Maestro To Yu, le discipline interne hanno un grande difetto: bisogna praticarle con costanza e consapevolezza per poterne apprendere i principi. Questo ammonimento fa eco ad una delle giustificazioni più frequenti, presentate da praticanti svogliati: “Non ho tempo!”. 

In realtà la giornata è di 24 ore per tutti noi, e ciascuno di noi può (deve?) decidere come impiegarle al meglio. Fatto salvo il tempo che necessariamente dobbiamo dedicare al riposo, alla alimentazione ed alla igiene personale, incorporare i principi dell’Arte nella nostra vita quotidiana ci permette di non limitare la pratica alle poche ore settimanali che trascorriamo al Kwoon, con un evidente vantaggio in termini di tempo e profitto.

Fare di ogni momento un momento di pratica, incorporare l’Arte  in ogni aspetto della nostra vita quotidiana ci permette di sperimentare i principi sempre e ovunque, eliminando quasi del tutto le limitazioni di luogo e orario.

Un circolo virtuoso

Incorporare i principi dell’Arte in ogni aspetto della nostra vita quotidiana, non solo migliorerà la nostra pratica, ma sarà un toccasana anche per le nostre attività quotidiane, lavorative e sociali, permettendoci di affrontare i nostri impegni in maniera più focalizzata e riducendo il livello di stress.

Se cominciamo a chiederci come e quando applicare i principi del Tai Chi Chuan, del Bagua Zhang oppure del Tai Ki Kung nelle nostre giornate alleneremo anche la fantasia e la immaginazione, impareremo a trovare modi diversi di svolgere azioni altrimenti noiose e ripetitive, scopriremo entusiasmanti applicazioni a tecniche che all’inizio di parevano astruse e complicate.

Con un minimo di sincerità e attenzione dovremo ammettere a noi stessi che non abbiamo tempo per allenarci è una scusa e che possiamo applicare i principi delle nostre Arti quando siamo in coda all’ufficio postale, mentre aspettiamo l’autobus, mentre scriviamo al computer oppure mentre ci rechiamo a fare la spesa al negozio di alimentari.

Se pratichiamo solo quando siamo al Kwoon, allora avremo quasi sempre poco tempo; se cominciamo a “vivere l’Arte” quando siamo in piedi o seduti, quando passeggiamo o guardiamo una vetrina, mentre parliamo con un familiare o abbiamo un confronto con un collega di lavoro allora scopriremo che non smettiamo mai di praticare.

Salvaguardare lo strumento

Qualunque lavoro facciamo, dovremmo sapere che tra le nostre priorità c’è il salvaguardare i nostri strumenti di lavoro ed applicarli al meglio. Possiamo usare un cacciavite per incidere un pezzo di legno o di metallo, ma è meglio utilizzare uno scalpello; possiamo piantare un chiodo nel puro usando l’estremità di una tenaglia, ma è meglio utilizzare un martello. Alla stessa maniera, potremo forse tagliare un cavetto di acciaio usando un taglierino da tappezziere a cui rovineremo il filo ma sarebbe ovviamente meglio utilizzare una cesoia.

Le arti marziali e le discipline interne si allenano attraverso il corpo e la mente e quindi tutto ciò che danneggia il corpo fisico e la salute mentale è dannoso anche per il nostro progresso nell’Arte. Ecco quindi che i fattori esterni che causano malattie fisiche come l'esposizione eccessiva o prematura alle”energie perverse” (vento, freddo, caldo, umidità, aridità e fuoco) sono anche, di conseguenza, un ostacolo al progresso della nostra pratica. 

Allo stesso modo possono essere perniciose anche anche abitudini come l’assunzione di cibo non regolamentata, abuso di alcolici o sostanze stupefacenti, uno stile di vita irregolare e sregolato e finanche una quotidianità caratterizzata da incertezze personali, lavoro eccessivo o troppo tempo libero. 

La nostra stabilità mentale è influenzata dalle sette emozioni: Xi (gioia), Nu (collera), You (preoccupazione), Bei (tristezza), Kong (paura), Jing (panico, terrore) ed anche da altri atteggiamenti originati da arroganza, invidia, avidità, orgoglio possono essere altrettanto dannosi, poiché questi fattori esterni ed interni hanno la capacità di influire negativamente sulla nostra forma fisica e sulla salute mentale e di conseguenza influenzano direttamente o indirettamente l'attenzione e il potenziale per una pratica di successo a lungo termine, per cui coloro che praticano la loro Arte con fervore ed hanno un profondo interesse a studiarne ogni aspetto la vivranno come una parte essenziale della loro vita e si impegneranno con costanza per utilizzare con profitto ogni momento della vita quotidiana.

Rilassato ma non debole

Uno degli aspetti della pratica delle discipline interne che possiamo più proficuamente trasferire nella nostra vita quotidiana è senz’altro “Song”, che possiamo tradurre come uno stato di scioltezza, rilassamento, assenza di tensione (clicca QUI per l'approfondimento).

Data la sua importanza ne abbiamo già parlato altre volte (e certamente ancora ne parleremo); si tratta di uno degli elementi essenziali più importanti e fondamentali  del Tai Chi Chuan, del Bagua Zhang e del Tai Ki Kung perché nello stato di “Song” il corpo si riequilibria radicandosi ed abbassando il baricentro e questo atteggiamento favorisce la fluidità dei movimenti, l'agilità e la leggerezza del corpo e l'adattamento alle condizioni ambientali, fattori che – a loro volta – sono condizione necessaria per ottenere la sensibilità e la abilità necessarie a raggiungere i livelli più elevati delle discipline che pratichiamo.

Grazie a “Song”, i movimenti sono dinamici, fluidi ed aggraziati ed il corpo è sciolto e morbido, senza che nessuna parte soffra di inutili tensioni muscoloscheletriche, mentali o energetiche. Questo è uno stato estremamente difficile da raggiungere, ma questo non ci esenta dal cercare di raggiungerlo impiegando al meglio ogni nostra abilità.
 
Anche grazie alla guida di un buon insegnante – preparato e certificato come quelli riconosciuti dalla Wudang Fu Style Academy (clicca QUI per l'elenco dei centri autorizzati) - lo stato di "Song" può essere raggiunto gradualmente dopo un costante periodo di pratica, affiancato da attenta autodisciplina e precise correzioni. Questo stato di rilassamento attivo ci consentirà - a sua volta – di conseguire una comprensione a più livelli dei principi essenziali delle nostre discipline, tanto da poter affermare che quasi tutti gli elementi essenziali  del Tai Chi Chuan, del Bagua Zhang e del Tai Ki Kung sono direttamente o indirettamente associati al "Song". 

Di contro, qualsiasi azione che non aderisce a questo fondamentale principio influenzerà in una certa misura la qualità del nostro stato psicofisico; ad esempio, se il telaio fisico non è equilibrato e stabile, i muscoli e le articolazioni si contraggono per ristabilire l'equilibrio durante i movimenti, utilizzando una forza inutile oltre a creare tensione muscolo-scheletrica. La mente diventa ansiosa e i tentativi diventano frustranti, compromettendo la calma mentale. Pertanto, raggiungere l'equilibrio e la corretta struttura è uno dei metodi per ottenere il "Song" e – a sua volta – raggiungere un sufficiente stato di rilassamento attivo ci consente di mantenere l'equilibrio ed una corretta struttura, in un circolo virtuoso che lega indissolubilmente causa ed effetto che si rispecchiamo e si influenzano a vicenda.