Bagua, gli otto trigrammi alla base della filosofia orientale

Chiunque abbia avuto anche superficialmente a che fare con l’Oriente, avrà incontrato una serie di segni costituiti da tre linee, intere o spezzate, incolonnate tra loro.

La combinazione di queste tre linee da un totale di otto possibili risultati, che troviamo a volte riprodotti insieme (come nel caso della bandiera della Corea del Sud o del dollaro di Singapore) ed altre volte da soli (come nel caso del logo di una nota compagnia telefonica italiana o della bandiera del Vietnam del Sud). Questo insieme di simboli è conosciuto come Bagua o Pa Kua ed è impiegato nella cosmologia taoista per rappresentare i principi fondamentali della realtà, visti come una serie di otto concetti interconnessi. Come detto, ogni trigramma è composto da tre linee, ciascuna linea “spezzata” o “ininterrotta”, che rappresentano rispettivamente uno stato Yin o Yang.

Questi otto trigrammi caratterizzano la cultura e la storia cinese da millenni, venendo impiegati in astronomia, astrologia, geografia, geomanzia, anatomia e filosofia, oltre che nel campo delle arti marziali, come vedremo più avanti.

Usualmente gli otto trigrammi sono indicati con il nome di un elemento della natura, ovvero Cielo, Lago, Fuoco, Tuono, Vento, Acqua, Montagna, e Terra. Ciascuno di questi elementi, come già visto per il Wu Xing, è collegato ad una ampia gamma di riferimenti fisici e filosofico, come metalli, pianeti, saggi Immortali, manufatti, meridiani energetici, Draghi, punti e canali di agopuntura, animali dello zodiaco, organi e visceri, esercizio del Baduanjin, azioni o qualità comportamentali, punti cardinali, rapporti di parentela familiare e molto altro ancora.

Come spesso accade, è difficile attribuire una origine certa a tradizioni risalenti a migliaia di anni fa; ad oggi ci sono due ipotesi maggiormente accreditate: la prima fa riferimento alla visione filosofica dello Yin / Yang e si fa risalire a Fuxi, leggendario eroe della mitologia cinese, accreditato insieme alla sorella Nüwa della creazione dell’umanità e l’invenzione della caccia, della pesca, dell’addomesticamento degli animali e della cucina, nonché del sistema di scrittura cinese intorno al 2000 a.C. Fuxi è considerato il primo dei tre sovrani all’inizio del periodo dinastico cinese e nei classici così spiega la nascita degli otto trigrammi del Bagua: “Il Senza Limite (wuji) produce il delimitato (youji), e questa demarcazione è equivalente all’Assoluto (taiji). Il Taiji (le due forze opposte in forma embrionale) produce due forme, chiamate yin-yang che sono chiamate Liang-yi (le forze opposte manifestate).
Queste due forme producono quattro fenomeni: Piccolo Yin, Grande Yin, Piccolo Yang, Grande Yang. I quattro fenomeni (Sìxiàng) agiscono sugli otto trigrammi (Bagua).
Otto “otto” producono sessantaquattro esagrammi.

Un’altra ipotesi collega i trigrammi al re Wen della dinastia Zhou (altro mitico personaggio che conosceremo meglio in un prossimo articolo, quando analizzeremo il Libro dei Mutamenti) che così narra: “Quando il mondo cominciò, ci furono il cielo e la terra, il cielo si accoppiò con la terra e diede alla luce tutto nel mondo: il paradiso è Qian-gua, e la Terra è Kun-gua, i rimanenti sei gua sono i loro figli e figlie “.

I trigrammi – come abbiamo detto – sono correlati ai cinque elementi di Wu Xing, usati dai praticanti di Feng Shui e nella medicina tradizionale cinese. Questi cinque elementi sono Acqua, Legno, Fuoco, Terra e Metallo. I trigrammi Acqua (Kan) e Fuoco (Li) corrispondono direttamente agli elementi Acqua e Fuoco. L’elemento Terra corrisponde a entrambi i trigrammi di Terra (Kun) e Montagna (Gen). L’elemento di Legno corrisponde ai trigrammi di Vento (Xun) (come una forza gentile ma inesorabile che può erodere e penetrare nella pietra) e Tuono (Zhen) mentre l’elemento Metallo corrisponde ai trigrammi di Cielo (Qian) e Lago (Dui).

Nel corso della loro storia, i trigrammi del Bagua sono stati raffiguari in diversi modi e sequenze; tra le più note ci sono quella attribuita a Fuxi, detta del “Paradiso primordiale” che vede disposti gli otto trigrammi sui lati di un ottagono con il Cielo nella parte superiore e, a seguire in senso orario, Vento, Acqua, Montagna, Terra (nella posizione inferiore, opposta al cielo), Tuono, Fuoco e Lago in una disposizione che vede i trigrammi opposti tra loro espressi con linee Yin /Yang complementari.

Un’altra rappresentazione dei trigrammi è quella detta del “Paradiso posteriore” attribuita al Re di Wen, in cui i trigrammi – sempre disposti sui lati di un ottagono, vedono sul lato superiore il Fuoco e poi, a seguire in senso orario, Terra, Lago, Cielo, Acqua, Montagna, Tuono e Vento.

Moltissime, come detto, sono le occasioni in cui accade di incontrare e utilizzare in Oriente i trigrammi del Bagua; tra le più note anche ai non “addetti ai lavori” è per esempio il loro impiego nel Feng Shui (letteralmente “acqua vento”), l’arte della geomanzia che utilizza le forze energetiche della natura per armonizzare le persone con il loro ambiente circostante. Un’altra applicazione, certamente nota ai praticanti della Wudang Fu Style Academy, è quella che vede i principi espressi dagli otto trigrammi espressi nell’arte marziale del Bagua zhang (letteralmente “Pugilato degli otto trigrammi”), che è compresa nel curriculum didattico del Vecchio stile Fu, sia nell’aspetto specificamente marziale, che in quello di benessere, con un set specifico di Qi Gong che riprende i principi degli otto trigrammi e degli animali a loro collegati (Cielo – Leone, Acqua – Serpente, Montagna – Orso, Tuono – Drago, Vento – Fenice, Fuoco – Falco, Terra – Unicorno, Lago – Scimmia).