Tai Ki Kung
TAI KI KUNG CHANG SAN FENG
Tai Ki (Tai Chi) è la pratica secondo la tradizione del Sud tramandata dal Maestro MING WONG C.Y.
Tai Ki Kung questa è la pronuncia che si usa nella Cina del Sud per il Tai Chi Chuan/Tai Ji Quan.
Con il termine Tai Ki ci si riferisce al principio filosofico che descrive lo stato dell’equilibrio dinamico dell’ energia “Chi” (Yin e Yang).
Kung significa lavoro, pratica, e l’esperienza acquisita con il tempo.
L’arte del San Fung Tai Ki Kung, appartiene alla corrente del Sud ed è uno stile particolare e poco conosciuto.
Il Dr. Ming Wong C.Y. ha studiato con Wong Mou Wan e Men Tou Ci ed ha introdotto questa forma di Tai Chi in Europa, inizialmente in Italia, durante gli anni ’80.
La sistematizzazione e organizzazione di questa pratica risale al 1200 d.C. circa, ad opera di un grande ricercatore praticante: il suo nome è Chan San Fung, da tutti riconosciuto come fondatore del Tai Ji Quan, Tai Chi Chuan, Tai Ki Kung.
La visione moderna di alcune Scuole considera Chan San Fung (Chang San Feng) una figura mitica, mai esistita. In realtà molti studiosi importanti confermano l’esistenza di Chan Sam Fung ( nell’epoca Ming lo studioso Won Lai Chao, Chan Mei Ming, studioso storico dell’epoca contemporanea, Chan Ciu Yin, professore di lettere, il famoso Wu Tu Nan, praticante di Tai-Chi, professore di storia dell’archeologia e Yang Chen Fu stesso, ecc). Questi onoravano la figura di Chan San Fung (Chang San Feng). Inoltre, il professore universitario di Pechino, I Gi Quan e il professore di antichità Lu Ti Min confermano nei loro studi l’esistenza di Chan San Fung (Chang San Feng).
La pratica del San Fung Tai Ki Kung è divisa convenzionalmente in tre forme:
- Siu Kao Tin (“Nove Piccoli Cieli” o detta Forma Padre)
- Sab Sam Sae (“Tredici Movimenti Fondamentali” o detta Forma Madre)
- Kao Zi Lin Uan Kin (“Nove Figli continuamente in movimento” o detta Forma Figli)
... che rappresentano nell’ordine Cielo – Terra – Uomo.
Questa è rimasta tale nello stile che il Maestro Ming insegna, mentre ha subito mutamenti nel corso dei secoli, quando alcuni Maestri hanno puntato su alcuni aspetti della pratica piuttosto che alla sua globalità.
Infatti la forma “Padre”, definita noiosa, non viene più praticata da nessun’altra Scuola, mancando di quelle caratteristiche di bellezza proprie della forma “Madre” e di marzialità proprie della forma “Figli”.
La forma Siu Kao Tin (Nove Piccoli Cieli) è chiamata anche “Padre” perché da lui nascono tutti i movimenti, si racconta che sia stata trasmessa da un Immortale di nome Ce Cion Ci, Maestro Pino Rosso circa 5000 A.C., così chiamato perché praticava vicino ad un pino rosso.
La pratica della forma Siu Kao Tin viene eseguita da fermo, non si muove nello spazio, ma nel tempo, come il Cielo (Giorno – Notte, le stagioni…)
La visione analogica taoista considera l’uomo un microcosmo cioè un piccolo universo. Gli antichi parlavano di Nove Cieli o 9 Livelli collegati tra loro, che nell’uomo corrispondono alle articolazioni: caviglia – ginocchio – anca – lombari + bacino – spalle – collo – gomito – polso – dita – 9 articolazioni – 9 ruote, 9 Cieli. Ci sono due direzioni in questo studio: o dal grande al piccolo, fino alla molecola, o dal piccolo al sempre più ampio. Questa metodologia, riassunta nella Mappa dei Nove Cieli, serve per vedere le cose più nascoste. Non si può vedere e sapere tutto, ma questo è un metodo per vedere le cose nascoste. Ad ogni livello c’è energia che circola, se è bloccato, non libero, l’energia non potrà circolare e passare al livello successivo. Questo blocco è la causa degli squilibri psicofisici ed una delle funzioni della forma “Padre” è quella di tenere liberi i 9 livelli fisici (articolazioni) rallentando il processo di saldatura ed invecchiamento ed armonizzare la postura.
Attraverso la sua pratica sperimentiamo il tempo che non è facile da comprendere con la mente, cioè ci aiuta ad “entrare e uscire” dal tempo con tutto il corpo nel suo aspetto fisico e psicofisico. Questo è reso possibile attraverso la concentrazione durante la pratica (ricerca del centro e radicamento). Infatti la forma Siu Kao Tin spesso viene ritenuta noiosa, sempre uguale, non bella da vedersi e apparentemente poco importante. La noia che si prova a volte è un’esperienza di misura del tempo, la sua pratica, infatti, può sembrare lunghissima o brevissima a seconda della “centratura”.
Tutti i suoi movimenti sono circolari e a spirale come i pianeti, portando l’energia verso l’alto e poi di nuovo verso il basso, dal movimento rotondo nascono tutti i tipi di movimento.
Con la pratica della forma “Madre” (Sab Sam Sae) sperimentiamo lo spazio,questa forma sviluppa le 8 azioni delle braccia collegate agli 8 trigrammi/cancelli e i 5 passi collegati con i 5 elementi originando le tredici forme fondamentali del Tai Chi.
Dal tempo + spazio nascono i “Figli” (Kao Zi Lin Uan Kin Nove Figli continuamente in movimento), cioè l’uomo che vive tra Cielo e Terra. La forma Kao Zi Lin sviluppa il potere marziale del Tai Chi.
Il San fung Tai Ki Kung tonifica le energie vitali ed attiva le difese dell’organismo, dà serenità mentale e scioltezza fisica; è quindi particolarmente indicato per la prevenzione delle malattie. La sua pratica agisce sull’equilibrio psicofisico dell’individuo e lo mette in relazione armonica con la natura. Attraverso la conoscenza di se stessi, dei propri limiti e potenzialità, c’è la scoperta del collegamento con l’universo, l’uguaglianza tra microcosmo e macrocosmo.
Agisce sui meridiani energetici e sui cinque organi tesoro (cuore, polmoni, reni, milza e fegato) riequilibrando le energie interne.
È lo stile per eccellenza per la prevenzione delle malattie. La sua incidenza sui canali è molto forte e tale da sbloccare nel tempo i nodi energetici che bloccano il fluire libero delle energie vitali e psichiche.
I nodi psichici e nevrotici accumulati dall’infanzia, bloccando il fluire energetico interno, sono la causa sottile della maggioranza delle malattie, specialmente croniche, fisiche o psichiche. Il loro sblocco porta alla calma e all’apertura mentale, con un conseguente miglioramento del rapporto con l’esterno.
Questo lavoro di riequilibrio e purificazione interiore è il necessario preliminare per tutte le tecniche superiori di lavoro sul respiro e sulla mente, in una direzione ascendente che porta l’uomo ad essere tale nella pienezza delle possibilità psichiche e somatiche, in cinese Sheng Ren (Uomo armonico, Uomo vero).
Con la pratica, lo scioglimento interno si manifesta anche all’esterno, con il rilasciarsi delle tensioni, rigidezze muscolari ed articolari, col risultato di un corpo flessibile ed elastico come una canna di bambù.
Ad un buon livello di pratica si ha un assorbimento di Energia Vitale (Chi) dall’esterno, tramite la respirazione, che reintegra quella consumata nel vivere quotidiano. Questo porta a frenare il processo d’invecchiamento con la possibilità di arrivare a tarda età in piena forza e con aspetto estremamente giovanile. Per questo il viene anche chiamata ” Pratica di lunga vita”.