Duan Lian Chi Kung, gli esercizi per coltivare il Qi

Dopo aver illustrato in linea generale i principi del Tao Yin Qi Gong, detto anche "Yoga Taoista", passiamo ad analizzare più nello specifico alcuni esercizi che, nonostante la loro (apparente!) semplicità, possono consentire di ottenere risultati molto interessanti.

La prima serie di esercizi prevede dei movimenti complementari tra loro, che riprendono tanto nella modalità di esecuzione quanto nel principio che è alla loro base, il concetto di alternanza di fasi che possiamo osservare in ogni momento nei fenomeni naturali che ci circondano. La serie di esercizi di cui tratteremo hanno la particolarità di associare determinati movimenti delle braccia con il ritmo della respirazione, in maniera da sviluppare la capacità di percepire la connessione tra interno ed esterno del corpo del praticante, basandosi sul principio - secondo il quale i movimenti esterni del corpo – percepibili a livello fisico – sono la manifestazione dei movimenti interni. Il primo di questi si chiama “Sollevare ed Abbassare” e – come esprime chiaramente il nome, si sviluppa con dei movimenti sull’asse verticale. Anche in questo esercizio si parte con i piedi paralleli tra loro alla larghezza delle spalle; le braccia sono stese lungo i fianchi, le spalle rilassate e lo sguardo all’orizzonte. Si comincia portando le mani davanti al basso ventre, con il palmo rivolto verso l’alto e le dita quasi a contatto tra loro; si sollevano poi le mani sino a farle giungere all’altezza del petto, dove con una torsione dei polsi si orienta il palmo verso il basso e si fanno scendere sino alla posizione iniziale, ricominciando poi l’esercizio. Normalmente l’esercizio viene eseguito con almeno sei ripetizioni; se si dispone di più tempo, è bene ripetere i movimenti mantenendo comunque questa base, quindi per 12, 18 o 24 volte. I movimenti delle mani vanno eseguiti sincronizzandoli con la respirazione – che deve essere sempre naturale e non forzata, mantenendo il corpo rilassato ed elastico e curando la consapevolezza dell’esercizio e la “presenza” mentale ed emotiva. Per favorire il corretto svolgimento dell’esercizio, è utile visualizzare il movimento della zona addominale durante la respirazione. Durante l’inspirazione si può visualizzare il movimento del Chi che parte con una spinta dai talloni e sale attraverso le ginocchia e le anche sino ad arrivare alle spalle (che devono rimanere sempre rilassate!). Alla stessa maniera, durante l’espirazione si visualizza il movimento del Chi che parte dalle spalle e scende sino alle caviglie. Al termine dell’esercizio, si rimane fermi per qualche secondo con gli occhi socchiusi per raccogliere le sensazioni provate e si eseguono poi degli esercizi di chiusura e completamento che prevedono rotazioni delle mani, torsioni dei polsi e stimolazione delle articolazioni. Il secondo esercizio della serie è “Aprire e Chiudere” e si sviluppa lungo l’asse orizzontale all’altezza del busto. Si parte con le mani all’altezza dello sterno con i palmi uno di fronte all’altro. Si allontanano progressivamente le mani allargando le braccia e mantenendo le spalle rilassate, sino ad estendere quasi completamente le braccia, mantenendole toniche ma non rigide. Dopo qualche istante di pausa, si chiudono progressivamente le braccia avvicinando le mani, sino a ritornare alla posizione iniziale. Anche in questo caso il movimento delle braccia va sincronizzato con il ciclo respiratorio, inspirando durante l’apertura ed espirando durante la chiusura delle braccia ed inoltre, come per l’esercizio precedente, durante l’inspirazione si può visualizzare il movimento del Chi che parte con una spinta dai talloni e sale attraverso le ginocchia e le anche sino ad arrivare alle spalle mentre durante l’espirazione si visualizza il movimento del Chi che parte dalle spalle e scende sino alle caviglie. Oltre al movimento della pancia, durante l’esecuzione di questo esercizio è bene porre attenzione al movimento del busto e della zona cuore – polmoni in corrispondenza dell’agopunto “Zhongting” (“Palazzo Centrale”) all’altezza dello sterno, per ottenere maggiori benefici dalla pratica e riuscire a coglierne gli effetto sul nostro corpo. Terzo esercizio della serie è “Spingere e Tirare”, complementare al secondo, che si sviluppa lungo l’asse sagittale all’altezza del busto e parte dalla stessa posizione del “Wu Chi” degli esercizi precedenti, con i piedi paralleli alla larghezza delle spalle. Il movimento delle braccia ricorda quello di un rematore poiché – come espresso dallo stesso nome dell’esercizio – viene eseguito un movimento di spinta in avanti seguito da uno di trazione. Anche in questo caso, il movimento non riguarda solo le braccia, ma coinvolge tutto il corpo, a partire dai piedi, e deve essere effettuato cercando di armonizzare la catena cinetica in maniera da ottenere una sequenza armonica ed efficace. Durante l’esecuzione di questo esercizio, potremo riscontrare gli effetti principalmente a livello di addome e lombi, in corrispondenza degli agopunti “Chi Kai” (“Oceano del Chi”) e “Ming Men” (“Porta della Vita”). Il quarto esercizio è “Cerchio Orizzontale” e mostra con più evidenza il movimento della pancia. Le braccia sono parallele e stese con le mani vicine all’addome con il palmo verso il basso. Si stendono le braccia in avanti sollevando le mani all’altezza dello sterno e poi si flettono le braccia abbassando le mani e riportandole vicino all’addome con un ampio movimento circolare sul piano orizzontale (da eseguire prima in senso orario e poi in senso antiorario). Quando le mani sono vicino all’addome la pancia viene tirata in dentro, quando si stendono le braccia, la pancia viene spinta in fuori. Il quinto esercizio è “Cerchio Verticale” e viene eseguito muovendo le braccia sul piano sagittale, come se si volesse far rotolare una grande palla. Si parte con le braccia stese e le mani all’altezza dello sterno con i palmi di fronte oppure con i palmi verso il basso. Si eseguono prima tre cerchi portando le mani alte vicino allo sterno e poi abbassandole per poi spingere avanti le braccia, far salire le mani e ripetere l’esercizio, poi si eseguono tre rotazioni in senso contrario. Il sesto ed ultimo esercizio è “Giocare con la palla” e consiste in un movimento simile a quello che si esegue quando si nuota. Si comincia assumendo la posizione di “Mantenere la palla sul fianco” a sinistra, con la mano sinistra all’altezza della spalla e la mano destra sotto all’altezza delle costole fluttuanti. Si esegue un movimento a 8 orizzontale davanti al busto (mano sinistra spinge, mano destra tira) immaginando di tenere una palla tra le due mani, in modo da terminare con la mano destra all’altezza della spalla destra e la mano sinistra bassa, ripetendo l’esercizio con continuità. Eseguire tre volte e poi invertire il senso del movimento. Al termine di ogni esercizio è consigliabile eseguire un auto massaggio per favorire la distribuzione ed il riequilibrio del Chi, favorire il rilassamento muscolare e migliorare la percezione degli effetti fisici ed emotivi. Come tutte le pratiche, una esecuzione attenta e costante consente di ottenere effetti sempre più evidenti e sensibili, che a loro volta migliorano l’esecuzione degli stessi esercizi in una sorta di “circolo virtuoso”. Al termine di ogni esercizio è consigliabile eseguire un auto massaggio per favorire la distribuzione ed il riequilibrio del Chi, favorire il rilassamento muscolare e migliorare la percezione degli effetti fisici ed emotivi. Come tutte le pratiche, una esecuzione attenta e costante consente di ottenere effetti sempre più evidenti e sensibili, che a loro volta migliorano l’esecuzione degli stessi esercizi in una sorta di “circolo virtuoso”.  

Di seguito un estratto della videolezione completa : [embed]https://youtu.be/ajCg33rcBgA[/embed]