Osserva te stesso attraverso gli altri

Osservare i più esperti ci mostrerà le prossime tappe del nostro percorso, osservare i principianti ci farà ricordare i passi che abbiamo già compiuto; avremo gli stimoli necessari per voler migliorare e la legittima soddisfazione per ciò che abbiamo già appreso
La maggior parte degli esercizi delle discipline interne comprese nel curriculum tecnico della Wudang Fu Style Academy possono essere eseguiti in maniera individuale, ma questo non deve indurci all'errore di rinchiuderci in una pratica miope ed egoista.

Per quanto sia ovviamente utile – ed a volte opportuno – focalizzare la nostra attenzione su noi stessi, magari osservandoci attraverso uno specchio o filmandoci mentre eseguiamo una forma, è altrettanto necessario non isolarsi quando si pratica e cogliere l'occasione per osservare cosa fanno gli altri praticanti.

L'importanza dello specchio

Guardare la pratica altrui può essere un modo per cogliere alcune indicazioni in una pratica “uguale ma diversa" dalla nostra, farci vedere attraverso gli altri qualcosa che non siamo riusciti ad osservare in noi stessi e non deve quindi essere lo spunto per cadere nel tranello di giudicarli o fare confronti che ci portino a demoralizzarci se li reputiamo più bravi di noi o ad esaltarci se li riteniamo meno preparati. Dobbiamo convincerci (e convincere il nostro Ego...) che ciascuno di noi è un unicuum, con le sue irripetibili caratteristiche individuali; ci sarà chi avrà articolazioni più sciolte, chi riuscirà a mantenere agevolmente posizioni basse per noi impossibili da raggiungere, chi è capace di volteggiare con grazia sciabola o spada, chi sa eseguire precisamente forme complesse di cui noi conosciamo a malapena l'esistenza. E alla stessa maniera, agli occhi di altri, principianti o meno dotati, potremo invece essere noi quelli “bravi”.

Osservare gli altri praticare, che si tratti dei nostri insegnanti, dei colleghi di corso più esperti o dei principianti con poche lezioni all'attivo, deve farci comprendere che siamo tutti sulla stessa Via, in un percorso che non ha un traguardo e che quindi trova la sua ragione di essere nel viaggio stesso. In altre parole, non conta tanto arrivare quanto andare, e come in ogni viaggio, ci saranno tratti che percorreremo da soli, altri con compagni che sopporteremo a malapena ed altri ancora con chi vorremmo sempre avere al nostro fianco. Sarà un viaggio in cui a volte chiederemo agli altri in quale direzione procedere ed altre volte saremo noi quelli a cui verrà chiesto un consiglio.

Dovremo accettare di ricevere risposte che potremo non gradire o – addirittura – di non ricevere risposta alcuna, così come dovremo comprendere che ciascuno ha il suo passo e la sua direzione e non sta a noi essere troppo assillanti nell'offrire consigli ed indicazioni che possono essere inopportuni e prematuri, anche se forniti in buona fede. Non sempre l'insegnante migliore è colui che corregge spesso, perché ogni risposta che noi diamo, prima ancora che ci venga fatta la domanda, impedisce a chi la riceve di rendersi conto del problema.

Ciascuno di noi ha i suoi tempi ed i suoi modi, ed il bravo giardiniere non è colui che da semi diversi si illude che possano nascere identici fiori, ma piuttosto chi riesce a far si che da ciascun seme possa nascere il fiore più bello, che sia una affascinante orchidea o l'umile tarassaco.

Osservare i più esperti ci mostrerà le prossime tappe del nostro percorso, osservare i principianti ci farà ricordare i passi che abbiamo già compiuto; avremo gli stimoli necessari per voler migliorare e la legittima soddisfazione per ciò che abbiamo già appreso e capiremo che – nel costruire l'edificio della nostra pratica – il solaio di un piano è il pavimento del piano superiore, in una costruzione che sarà stabile e resistente tanto quanto sapremo essere attenti e costanti nel realizzarla.

Infine, praticare insieme agli altri ci renderà consapevoli di una realtà che troppo spesso è trascurata o sottovalutata, ovvero l'essere parte di una Scuola, di un lignaggio, di una famiglia in cui ciascun membro opera ed agisce per il bene di tutti ed in cui, nonostante le distanze geografiche ci ci dividono, ci si sente tutti uniti da un sentimento che va ben aldilà di un semplice tesseramento burocratico.