Zusanli, le eccezionali caratteristiche del punto Stomaco 36

Tutti i punti che definiscono il percorso dei meridiani energetici individuati dalla Medicina Tradizionale Cinese hanno la loro importanza ma ve ne sono alcuni che, per le loro caratteristiche, sono maggiormente conosciuti e trattati.

Chi ha occasione di partecipare ai corsi ed agli incontri di formazione diretti dal Maestro Severino Maistrello, lo sentirà spesso citare Bai Hui, Hui Yin, Zhong Ting, Qi Hai o Ming Men, solo per fare alcuni esempi, ma altrettanto frequentemente, nel corso della pratica, viene evidenziata anche l’importanza di Zusanli, il punto 36 del Meridiano dello Stomaco.

Come localizzare il punto Stomaco 36

Questo punto si trova ad una distanza di quattro dita (3 cun) sotto la rotula del ginocchio, sul lato esterno di ciascuna gamba, nella depressione tra la tibia ed il muscolo tibiale anteriore, a circa un cun lateralmente dalla cresta tibiale. Come in occasione dei precedenti articoli, cominciamo il nostro approfondimento partendo dal nome di questo punto, che può essere tradotto come “Tre distanze sulla gamba” poiché “Zu” indica l’arto inferiore, “San” il numero 3 e “Li” è una unità di misura di distanza pari a circa 500 metri, utilizzata in questo caso più come concetto simbolico che nel suo valore oggettivo.

La storia di Zusanli

Come detto infatti, questo punto viene localizzato a tre cun (altra unità di misura usata spesso nella identificazione dei punti da trattare con Moxa, On Zon Su o Tuina, pari alla massima larghezza del pollice o alla lunghezza della seconda falange dell'indice della mano) sotto il ginocchio. Il nome quindi sembrerebbe indicare – prima di tutto – come individuarlo praticamente, ma come ben sappiamo nella cultura cinese (e non solo!) a ciò che è immediatamente evidente si affianca sempre qualche significato un po’ più nascosto, e anche Zusanli sembrerebbe non are eccezione. Si racconta infatti che questo punto venisse abitualmente trattato tanto dai soldati impegnati in lunghe marce forzate che dai messaggeri imperiali che dovevano percorrere rapidamente lunghe distanze, proprio per alleviare le fatiche dovute al lungo cammino. Usualmente la tappa veniva fissata ogni 3 miglia di cammino, e proprio a questa distanza sembrerebbe quindi fare riferimento il nome di Zusanli, la cui efficacia sembra sia stata ampiamente sperimentata anche in occasione della “Lunga Marcia” di 12.000 chilometri percorsi in oltre un anno di cammino, che portò poi al potere Mao Zedong.

Gli effetti del trattamento di St36

Se il nome testimonia uno degli effetti più noti e ricercati dal trattamento di Zusanli, il ridurre l’affaticamento delle gambe non è certo il solo dei benefici che si possono ottenere dalla applicazione di Moxa o anche solo di un massaggio adeguato di St36, che secondo i canoni della Medicina Tradizionale Cinese tonifica il Qi e il Sangue, fortifica il corpo e nutre l’aspertto “Terra” collegato a Stomaco e Milza, espelle il Vento, l'Umidità e il Freddo, migliora la vista, solleva lo Yang, tratta gli edemi, regolarizza il funzionamento degli intestini e migliora la digestione, contrasta gli affetti di ansia ed insonnia e favorisce la prestazione muscolare delle gambe. Oltre agli effetti prima descritti, è interessante ricordare che il trattamento di questo potenzia l'energia difensiva dell'organismo e stimola le difese immunitarie. Per questo può essere utilizzato efficacemente in una strategia di prevenzione delle malattie da raffreddamento. A tal fine può essere sia massaggiato che riscaldato con la moxa e ottobre e novembre sono i mesi migliori per il suo trattamento, che se eseguito anche solo per pochi minuti al giorno può dare risultati evidenti. In alcuni testi classici il punto St 36 veniva addirittura definito come la “undicesima stella del cielo del paradiso” e si riteneva che fosse una vera e propria panacea, tanto da affermare che tutte le malattie potessero essere curate applicando la moxa su Zusanli.