Il Drago e la Tigre, Elasticità e Forza nel Pa Kua Chang

Non è possibile racchiudere in un solo articolo l'immensa mole di riferimenti che da millenni legano questi animali ai tanti aspetti della cultura orientale, quindi in queste righe faremo riferimento principalmente a quanto più direttamente legato alla pratica delle discipline interne comprese nel curriculum tecnico del Vecchio stile Fu.
Ultimamente abbiamo dedicato la nostra attenzione a due animali ed ai loro tanti riferimenti simbolici all'interno non solo delle discipline interne, ma nell'ambito del più ampio panorama culturale e filosofico estremo-orientale.

Come qualcuno avrà già intuito, ci riferiamo al Drago (Clicca QUI per leggere l'articolo) ed alla Tigre (Clicca QUI per leggere l'articolo), che tanta parte hanno nella pratica non solo marziale, ma anche di benessere dei praticanti delle discipline cinesi (e non solo).

Ovviamente non è possibile racchiudere in un solo articolo l'immensa mole di riferimenti che da millenni legano questi animali ai tanti aspetti della cultura orientale, quindi in queste righe faremo riferimento principalmente a quanto più direttamente legato alla pratica delle discipline interne comprese nel curriculum tecnico del Vecchio stile Fu.

I Guardiani del Cielo

Ricordiamo che nella astrologia cinese le ventotto costellazioni attraversate dalla Luna durante la sua rivoluzione dividono la sfera celeste in quattro quartieri, ognuno dei quali è protetto da un guardiano: a sud troviamo la Fenice Rossa, a Nord troviamo la Tartaruga Nera, a est troviamo il Drago Verde e a Ovest la Tigre Bianca, ed questo uno dei motivi percui molte Scuole, associazioni o singole sale di pratica vengono intitolate ad uno di questi animali mitici.

Il Drago verde è il guardiano dell’Est ed è associato alla primavera, ai colori blu e verde (considerate sfumature di un solo colore), e l’elemento legno (in Giappone l’elemento buddhista acqua); sostiene e difende il Paese (controlla la pioggia, simbolo del potere imperiale). Spesso è accoppiato alla Fenice Rossa, perché entrambi rappresentano sia il conflitto sia la gioia del matrimonio, tanto che sia in Cina che in Giappone il drago è simbolo dell’imperatore e la fenice dell’imperatrice.

Mentre nella mitologia e simbologia occidentale il Drago, visto come una specie di serpente alato, ha una valenza quasi sempre negativa, rappresentando l’incarnazione del Male, la Bestia che divora fanciulle offertegli in sacrificio per placare la sua furia, una creatura portatrice di morte e distruzione. In Oriente invece il Drago è una creatura portatrice di fortuna e bontà, rappresenta la capacità di adattarsi agli elementi costituenti l’Universo, poiché vola nell’Aria, nuota nell’Acqua, cammina sulla Terra e padroneggia il potere del Fuoco. E’ quindi una creatura solitamente molto vecchia e saggia, disposta ad aiutare chi gli si rivolga con animo sincero. Pur nelle varie rappresentazioni iconografiche, solitamente il Drago cinese o giapponese è raffigurato come un animale dal corpo lungo e serpentiforme, ricoperto da peluria e da squame, a volte senza ali ma comunque capace di volare. Ha il muso da coccodrillo, il corpo da serpente, la criniera e gli artigli da leone; tipicamente possiede sul muso dei lunghi baffi filiformi e una cresta che lo percorre in tutta la sua lunghezza, lungo la schiena.

Per quanto riguarda la Tigre Bianca invece, ricordiamo che è considerata il guardiano dell'Ovest ed è associata all'autunno, al colore bianco e l'elemento metallo (in Giappone l'elemento buddhista vento).

Quando in una tomba si pone del metallo, è una connessione cerimoniale con la tigre di giada; secondo gli Annali Cinesi di Wu e Yue, tre giorni dopo la sepoltura del re, l'essenza dell'elemento metallo prese le sembianze di una tigre di giada e si accucciò sulla tomba, divenendone la protettrice. La giada bianca era spesso usata per venerare il dio dell'Ovest, e prese il nome di 'giada della tigre'; per i cinesi la tigre era il re di tutti gli animali e signora delle montagne, così la giada della tigre era un ornamento riservato a comandanti di eserciti. In particolare la tigre maschio era dio della guerra, e proteggeva le armate dell'imperatore in battaglia, oltre che i demoni nella sua tomba.

Durante la dinastia Han, la popolazione credeva che la tigre fosse il re di tutti gli animali. La leggenda narra che quando una tigre raggiungeva i 500 anni di età la sua coda prendeva una colorazione bianca. In questo modo, la tigre bianca è diventata una specie di creatura mitologica. Si diceva che la tigre bianca sarebbe apparsa solo quando l'imperatore avesse stabilito un regno di virtù assoluta, o se ci fosse stata la pace in tutto il mondo. Il colore bianco per i cinesi nel Wu Xing (cinque elementi) rappresenta anche l'Occidente, così la Tigre Bianca è diventata il mitologico guardiano dell'ovest.


La Tigre e il Drago nelle discipline interne

Rimanendo nell'ambito delle Arti interne comprese nel curriculum tecnico  del Vecchio Stile Fu, secondo la didattica del M° Severino Maistrello, allievo interno e rappresentante per l’Europa del Gran Maestro To Yu, possiamo affermare che Tai Chi Chuan, Qi Gong, Ba Gua Zhang, pur nelle loro specifiche peculiarità, si basano su movimenti elastici ed avvolgenti con traiettorie spiraliformi come quelli di un drago, animale mitico che peraltro è richiamato spesso nella nomenclatura di esercizi, forme e tecniche. Alla stessa maniera, la pratica costante e consapevole di queste discipline consente al praticante di sviluppare un corpo elastico, flessibile e potente come quello di una tigre, in grado di passare istantaneamente da una postura calma e rilassata ad un balzo o una zampata che non lascia scampo al suo avversario.

Volendo operare una distinzione sommaria, e ribadendo quanto affermato al paragrafo precedente, possiamo aggiungere che  il Tai Chi Chuan è tradizionalmente associato al confronto tra una Gru ed un Serpente (che, fatte le debite analogie, richiamano la Fenice Rossa e la Tartaruga Nera, ovvero i due guardiani del Sud e del Nord) a causa di una leggenda che richiama un episodio della vita di Chang San-Feng, che è considerato il fondatore del Tai Chi Chuan (Clicca QUI per leggere la sua storia).

Tra le tante storie che riguardano questo leggendario Maestro, c'è quella che racconta che un giorno, mentre si accingeva a svolgere le sue pratiche meditative, Chang San Feng assistette ad un combattimento tra una Gru ed un Serpente, notando che il rettile sfuggiva alle micidiali beccate del volatile grazie ai suoi movimenti morbidi fluidi e circolari, contrattaccando poi con affondi rapidi, diretti e micidiali. La leggenda narra che Chang San Feng, meditando su quanto aveva visto, comprese che essere cedevoli e flessibili poteva consentire di avere la meglio su forza e rigidità, sviluppando quindi i principi del Tai Chi Chuan. E' fin troppo evidente che – aldilà del fatto che questo episodio sia effettivamente accaduto o sia frutto di fantasia -  i due animali in questo caso rappresentano simbolicamente due aspetti dell'animo e del comportamento umano che, inizialmente contrapposti, si integrano e diventano complementari attraverso la pratica del Tai Chi Chuan e delle altre discipline interne.

Alla stessa maniera, possiamo dire – ribadendo ancora una volta che questi principi sono compresi in tutte le discipline interne del curriculum tecnico del Vecchio stile Fu – che Drago e Tigre incarnano i principi alla base del Pa Kua Chang, Arte marziale che unisce rapidi movimenti lineari in verticale ed orizzontale coordinati con i movimenti delle gambe e torsioni del busto che danno vita a movimenti a spirale in grado di generare la cosiddetta “Forza tornado”.

I movimenti delle gambe del praticante di Pa Kua Chang ricordano quelli delle zampe di una tigre, che a riposo sono come molle cariche pronte a scattare e quando sono in movimento esprimono forza e potenza perfettamente controllate, in maniera che la postura di questo affascinante felino appaia sempre stabile, equilibrata ed elegante, pronta a cambiare rapidamente direzione in caso di necessità. 

Nella camminata in cerchio, che costituisce la base della pratica di questa Arte marziale, le gambe sono strettamente connesse alla schiena ed i piedi del praticante strisciano sul terreno quasi artigliandolo con le dita, con il peso che non è mai su entrambe le gambe ma sempre su una, mentre l'altra è pronta a muoversi, spostarsi, colpire o evadere. Il passeggio e la camminata sono calmi ma determinati, consapevoli e decisi, tali da esprimere sempre stabilità ed energia.




Se le gambe sono la radice della forza del praticante, è attraverso il tronco che questa si esprime, ed i movimenti di torsione e flessione del Pa Kua Chang richiamano quelli del Drago, mitico animale in grado di camminare sulla terra, nuotare nell'acqua e volare nell'aria con movimenti sinuosi e fluidi. La spina dorsale si snoda in movimenti sul piano orizzontale e verticale, con traiettorie a spirale che avvolgono e travolgono, schivano e assorbono, stimolando nel contempo gli organi interni ed i meridiani energetici. La forza del Drago non è nei suoi muscoli ma nella sua capacità di adattamento all'elemento in cui si muove, con la possibilità di esprimere sempre e comunque il meglio di se.

Molto altro ancora si potrebbe aggiungere, ma crediamo che tanto basti ai nostri lettori, invitandoli ad approfondire questo argomento con un insegnante paziente e preparato e lasciandoli con questi versi che raccontano molto meglio di molte parole quello che abbiamo cercato di spiegare.
 
Il Pa Kua Chang è corpo di Drago e gambe di Tigre.
Lo Yin è il Drago, lo Yang è la Tigre.
Il Drago nasce attraverso le Nove Perle,
il movimento è armonioso e mobile.
La Tigre nasce attraverso le Sei Armonie,
il movimento è potente e determinato.
Il Drago ascolta (fuori) e trasforma (dentro).
Senza il Drago, la Tigre non avrebbe lo spazio per nascere.
La Tigre avanza (dentro) e distrugge (fuori).
Senza la Tigre, il Drago non avrebbe un principio attivatore.
Coltiva il Drago e poi coltiva la Tigre.
Coltiva la Tigre e insieme coltiva il Drago.
Da dove nasce, il Drago e la Tigre si supportano e si completano.
Il Drago senza la Tigre non sa combattere.
La Tigre senza il Drago è rigido e viene spezzato.
Quando Drago e Tigre si manifestano insieme, allora il Dao è vicino.


Immagine di copertina: “Ying Yang” - Tiger Acrilyc painted, Dragon carving and gold painted handmade. 31,5"x59" - 70x150 cm. Courtesy Samuraiart-melugi Luciano Meraviglia
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